Si è chiusa lo scorso 27 ottobre la Treviso Creativity Week, un evento dedicato ai giovani creativi e all’innovazione. Una manifestazione ricca di entusiasmo e di voglia di cambiamento, che ha visto la partecipazione di più di 3000 persone, che hanno ascoltato gli oltre 60 speaker che si sono alternati sul palco. E la voglia di cambiamento, di puntare lo sguardo verso il futuro si è percepita chiaramente con il premio Creativity Startup 2019, in cui si sono sfidate oltre 70 startup italiane guidate da giovani determinati a scombinare le carte sul tavolo dell’imprenditoria. Anche Garmont ha voluto premiare una di queste start up, ovvero chi ha saputo interpretare al meglio il motto aziendale #staywild.
Donare? È come un gioco
Cosa c’entrano i videogames con lo #staywild? A prima vista poco o niente, eppure il vincitore del premio Garmont alla Treviso Creativity Week è proprio Gamindo, una start up basata sui videogiochi. L’idea è semplice e permette di sfruttare il fattore divertimento tipico di ogni gioco per raccogliere denaro da donare in beneficienza, magari proprio a enti che si impegnano per la conservazione e per la tutela del territorio e dell’ambiente. Così la voglia di giocare viene convogliata su un obiettivo reale e concreto e il giocatore è spinto a continuare anche dalla consapevolezza di dare un contributo a una causa scelta proprio da lui tra quelle proposte nel video gioco stesso. Perché, come suggerisce il motto aziendale #staywild, non serve essere straordinari per fare cose straordinarie: in questo caso, basta giocare per sostenere ciò in cui si crede.
In sintesi, partendo dallo sviluppo di un gioco personalizzato per l’azienda in base ai prodotti e ai servizi che offre, si decide un budget da mettere a disposizione per le donazioni che viene poi convertito in gettoni virtuali. A questo punto l’utente non fa altro che giocare al game progettato, partita dopo partita colleziona i gettoni e alla fine sceglie gli enti ai quali donarli. Un’idea “win-win”, l’azienda guadagna in visibilità e l’utente fa un’opera solidale divertendosi.
L’idea è nata dalla tesi di laurea di Nicolò Santin ed era così dirompente che ha convinto l’amico Matteo Albrizio ad abbandonare il lavoro e a buttarsi in quest’impresa. La start up Gamindo ha poi riscosso numerosi riconoscimenti a livello internazionale, a riprova della validità dell’intuizione iniziale di Nicolò
Alla Treviso Creativity Week, Gamindo ha vinto non solo il premio speciale Garmont, ma anche il premio generale Creativity Start Up 2019.
Nicolò e Matteo sono stati ospiti di Garmont proprio nei giorni scorsi, per ritirare il loro premio speciale: un paio di Tikal e un paio di Integra High WP Thermal, con cui ci auguriamo che possano muovere i prossimi passi verso altri successi.
Il Palio di Leonardo, piccoli geni all’opera
Tra le iniziative in programma durante la Treviso Creativity Week Garmont ha sostenuto anche il “Palio di Leonardo”, un’originale sfilata di veicoli ispirati al primo modello di automobile progettata da Leonardo da Vinci. Questi mezzi sono stati realizzati sulla base dei disegni fatti da bambini di elementari e medie durante i centri estivi, che – osservando il progetto di Leonardo – hanno dato la loro personalissima interpretazione di una macchina senza motore. Simili a piccoli vagoni o carretti, a volte con ali o con qualche elica, la fantasia di bambini e ragazzi si è davvero scatenata nel seguire l’esempio del genio toscano!
Tra tutti i disegni presentati ne sono stati scelti otto, che hanno dato poi vita ai piccoli veicoli sfilati sulle mura di Treviso. Tutti gli altri progetti raccolti hanno comunque seguito le attività della Creativity Week, stampati su due grandi pannelli: un bel promemoria per ricordarci di tenere viva la creatività vivace dei bimbi, caratteristica fondamentale per chi vuole cambiare le carte in tavola, che sia con una start up o anche nella vita quotidiana.
Infine, Garmont ha distribuito a tutti i giudici e alle start up coinvolte nell’evento una borraccia riutilizzabile: un piccolo gesto per invitare tutti a ridurre l’uso della plastica e a pensare realmente in modo più green, a partire da ciò che facciamo tutti i giorni. A volte, vivere in modo più sostenibile è facile come bere un sorso d’acqua.