Quando lavoro con i bambini, mi colpisce sempre il loro tuffarsi nelle cose che vengono proposte e la loro capacità di farsi sorprendere. Da tre anni organizzo camp sia estivi che invernali per bambini e ragazzi fino ai 14 anni in Valgerola, nelle Alpi Orobie, e ormai li conosco, so come reagiscono alle attività che propongo. Più degli adulti riescono ad aprirsi alle spiegazioni e alle nozioni che cerco di trasmettere – e si parla anche di argomenti tecnici, non proprio immediati – e mi accorgo che la conoscenza che accumulano giorno dopo giorno rimane nel corso degli anni, diventa davvero un loro patrimonio.
È bello accompagnare i ragazzi in questo percorso. Non si tratta solamente di far conoscere loro un territorio o di passare delle tecniche di escursionismo e arrampicata, ma di vederli crescere e diventare un po’ più autonomi e responsabili di quando hanno iniziato il camp. Per non parlare di quando li vedo dimenticare dopo mezz’ora smartphone e tablet per godersi al 100% l’avventura che stanno vivendo: la montagna ha anche questo potere!
Solitamente, i partecipanti ai miei camp vengono da famiglie che sono già abituate a frequentare la montagna. Quello che cerco di fare io è di insegnare loro a muoversi in sicurezza in questo ambiente, affrontando anche degli imprevisti meteorologici, a rispettarlo e soprattutto a divertirsi frequentandolo. Come dico sempre, i ragazzi passano poi dallo zaino in “modalità spedizione”, ovvero caricato con mille cose all’apparenza indispensabili, allo “zaino essenziale”, ovvero quello tipico di chi è preparato, sa cosa andrà ad affrontare e si porta ciò che è veramente utile.
Lavorando con i bambini, ti accorgi che per loro l’emulazione è la chiave per apprendere nel modo corretto: tu diventi quindi il loro modello, la persona che copiano per imparare a muoversi e a padroneggiare una certa tecnica. È una responsabilità, certo, ma è anche una grande soddisfazione pensare che si sta regalando un’emozione, un ricordo indelebile agli appassionati di montagna di domani.
Cristian Candiotto, detto Cinghio, è istruttore di alpinismo dal 2001, guida alpina dal 2014 e istruttore del Soccorso Alpino lombardo. Dal 2006 vive in Valtellina, dove può scatenare la sua passione per la montagna e per l’alpinismo in ogni stagione